Le disposizioni di legge che regolano il massimale della polizza e la convenienza di avere una somma maggiore di quelle minime previste
Il massimale della polizza corrisponde alla cifra massima che la compagnia di assicurazione si impegna a risarcire all'assicurato in caso di sinistro. Per quanto riguarda le assicurazioni auto e moto, il concetto di massimale si applica sia per la Responsabilità Civile che per le garanzie accessorie, quali furto e incendio.
Data l'obbligatorietà per legge della stipula di una polizza RC Auto, la legislazione interviene anche in materia di massimale, stabilendo delle cifre minime al di sotto delle quali non sarà possibile scendere: attualmente il massimale minimo per i danni arrecati a terze persone ammonta a 2,5 milioni di euro, mentre quello per i danni causati alle cose a 500 mila euro, ma la normativa italiana dovrà adeguarsi entro Giugno 2012 alle direttive europee, e questo causerà un innalzamento della somma rispettivamente fino a 5 milioni e fino ad 1 milione di euro.
Le compagnie assicurative già da tempo propongono solitamente ai propri clienti delle polizze che hanno massimali ben più elevati di quelli minimi imposti dalla legge, ed è bene prendere in considerazione tale variabile quando si fa un confronto tra polizze per scegliere la più conveniente. A fronte di un aumento del premio annuo da versare che corrisponde a poche decine di euro, si potrà infatti ottenere un significativo aumento del massimale, conveniente per il cliente. Si pensi ad esempio ad un incidente in cui perda la vita il conducente dell'altra auto: in questi casi la somma prevista per il risarcimento ai familiari sarà molto elevata, ed un massimale non congruo potrebbe esporre l'assicurato a delle spese che non è in grado di affrontare.
Qualora infatti i danni causati in occasione di un sinistro superino la somma prevista dal massimale, il contraente dovrà integrare di tasca propria il risarcimento dovuto.
Per quanto riguarda invece le altre tipologie di polizze, il massimale non viene stabilito dalla legge, ma è frutto di un accordo tra contraente e compagnia. Nel caso, ad esempio, delle polizze Kasko, che tutelano contro qualsiasi evento negativo connesso alla circolazione su strada del proprio veicolo, si potrà avere una polizza con massimale illimitato, la cosiddetta Kasko a valore intero, che andrà a rimborsare tutti i danni occorsi alla propria vettura indipendentemente dall'importo degli stessi. L'alto premio annuo richiesto per una copertura così estesa la rende adatta esclusivamente ai proprietari di vetture di lusso o comunque di gran valore, che potrebbero subire ingenti danni in caso di incidenti. Un massimale invece proporzionato al valore di mercato della propria auto viene stabilito dall'assicurazione Kasko a primo rischio relativo: in questo caso ogni anno il premio ed il massimale verranno rivalutati e commisurati alla naturale usura del veicolo, e si andrà quindi incontro ad una progressiva diminuzione di entrambi col passare del tempo.
Anche polizze assicurative diverse da quelle relative ai veicoli a motore prevedono un massimale: ad esempio le assicurazioni viaggio stabiliscono una somma massima che verrà rimborsata in caso di smarrimento del bagaglio o annullamento del viaggio e che viene concordata in fase di stipula della polizza stessa.
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