Peculiarità e caratteristiche di un'assicurazione geometra, con le coperture previste per tali professionisti, comprese la responsabilità civile e la tutela per la legge Merloni
L'assicurazione geometra rappresenta una copertura obbligatoria per i professionisti che operano in tale settore, sia in maniera indipendente, sia associandosi in studi o società formate da più soci distinti. L'obbligo legale di stipulare una polizza è abbastanza recente: risale infatti al 2011 ed è entrato ufficialmente in vigore solo nel 2012. Anche prima di tale vincolo, erano comunque molti i professionisti che sceglievano autonomamente di tutelarsi con un'assicurazione, che li esonerasse dal pagamento degli eventuali danni dovuti per la responsabilità civile nei confronti di terze parti. Sebbene l'albo professionale dei geometri abbia stretto una convenzione con una specifica compagnia assicurativa, che consente a tutti gli iscritti di ottenere una polizza a condizioni agevolate, nulla vieta a ciascun professionista di scegliere la compagnia che preferisce, basandosi sulle caratteristiche che il contratto di assicurazione prevede.
Per prima cosa bisogna considerare quali sono le fattispecie coperte dalla polizza geometri. Solitamente la formulazione di queste assicurazioni avviene con la modalità "all risks": si intendono tutelate tutte le attività che, per definizione, vengono compiute dal geometra nei suoi normali compiti professionali, e si elencano le eccezioni. In linea generale, rientrano nella tutela le attività di rilevi topografici; misurazioni di terreni; definizione e verifica di confini tra proprietà differenti; tracciamento di strade ordinarie, consorziali o poderali; progettazione e direzione dei lavori in costruzioni civili; suddivisione e misurazione di aree urbane o fondi rustici; ruolo di perito comunale nelle amministrazioni cittadine e contabilità nelle aziende agrarie di modesta entità.
Durante lo svolgimento dei suddetti compiti e di tutti gli altri che vengono portati a termine come prestazioni professionali, è possibile che una disattenzione anche minima del geometra comporti notevoli danni a terze parti: si pensi ad una misurazione errata nel progetto di un'opera pubblica o privata, oppure della definizione errata di un confine tra due terreni. In tutte queste circostanze, il rimborso dei danni causati viene richiesto direttamente alla compagnia d'assicurazione, sollevando l'assicurato quasi totalmente dai suoi obblighi. Esistono, infatti, all'interno di tutte le assicurazioni per geometri, delle franchigie stabilite in sede di contratto, che definiscono una quota fissa che, per ogni sinistro, resta in ogni caso a carico dell'assicurato. In ogni caso, poi, i danni vengono risarciti dalla compagnia soltanto entro la somma prevista dal massimale: per tale ragione è preferibile pagare un premio annuo leggermente più elevato, ma garantirsi un massimale più alto possibile.
La maggior parte delle polizze per geometri prevede la possibilità di inserire all'interno la copertura per la legge Merloni. Tale legge, per garantire la trasparenza degli appalti pubblici, stabilisce che le spese per eventuali riprogettazioni di un'opera già appaltata o le somme derivanti da aumenti dei costi da sostenere rispetto alle previsioni fatte al momento dell'assegnazione dell'appalto, debbano ricadere su chi si è occupato del progetto iniziale. L'assicurazione, che trasferisce alla compagnia l'onere di sostenere tali spese, si applica soltanto in caso di errori non intenzionali del professionista assicurato.
In merito alla durata della copertura, solitamente questa prevede la tutela per eventi avvenuti durante la validità della polizza e per richieste di danni effettuate anch'esse all'interno di tale periodo. A discrezione della compagnia, può essere inserita una garanzia pregressa, che si applica a eventi occorsi prima della stipula della polizza, e una garanzia postuma, che copre anche richieste di danni ricevute dopo la scadenza dell'assicurazione stessa.
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