Gli aspetti principali di un'assicurazione consulente del lavoro, con le garanzie di base e le coperture aggiuntive che è possibile inserire nella polizza da sottoscrivere
L'assicurazione consulente del lavoro è una polizza obbligatoria per legge che deve essere stipulata da tutti i professionisti che compiono tale attività e sono iscritti al rispettivo albo. Sebbene tale assicurazione debba essere sottoscritta da chiunque, vi è la massima libertà per la compagnia a cui rivolgersi e per le garanzie accessorie che andranno ad integrare le coperture base, riguardanti essenzialmente la responsabilità civile nei confronti di terze parti.
L'attività del consulente del lavoro consiste fondamentalmente nella gestione del personale per conto di una particolare azienda. Tra i compiti che solitamente un consulente ricopre ci sono la ricerca e la selenzione del personale, l'amministrazione dello stesso, la corretta elaborazione delle buste paga per ciascun dipendente dell'azienda, la consulenza in materia professionale fornita ai dipendenti stessi o ai datori di lavoro, alcune decisione in merito a controversie lavorative sviluppatesi all'interno della società in questione, nonché altre attività collaterali, quali quella di curatore o commissario.
Diverse sono le compagnie di assicurazione che propongono polizze apposite per i consulenti del lavoro: spesso si tratta di compagnie specializzate nelle assicurazioni per professionisti, che sono in grado di soddisfarne al meglio tutte le necessità.
La garanzia di base di un'assicurazione consulente del lavoro è, ovviamente, la tutela per la responsabilità civile nei confronti di terzi. Ciò significa che eventuali soggetti che abbiano subito dei danni economici in seguito all'operato di un consulente, dovranno richiederne il rimborso alla compagnia e non all'assicurato. Le principali evenienze previste riguardano perdite economiche dovute a errori professionali, quali ad esempio il ritardo nel presentare una determinata documentazione, una sanzione amministrativa ricevuta dal cliente per attività svolte in maniera non corretta dall'assicurato, la violazione della legge sulla privacy e quindi diffusione illegale di dati personali, l'errata compilazione del modello F24 per il pagamento online delle imposte. Gli assicurati vengono tutelati anche in caso di danni patrimoniali causati dalla distruzione o dal danneggiamento di documenti o pratiche importanti relative ad un particolare cliente.
Nella maggior parte dei casi, la polizza tutela non soltanto l'assicurato, ma anche tutti i suoi dipendenti, stagisti o tirocinanti: anche in caso di errore compiuto da questi ultimi, infatti, la responsabilità ricadrebbe di norma sul loro superiore.
Si possono inserire all'interno dell'assicurazione per il consulente del lavoro anche alcune coperture aggiuntive, che prevedono un incremento del premio da pagare, ma tutelano in caso di eventualità più ampie. Una tra queste garanzie ulteriore riguarda la responsabilità civile verso terzi causata dalla conduzione dello studio professionale: si rimborsano, quindi, tutti i danni che dovessero essere provocati dall'attrezzatura usata per il lavoro, dagli oggetti d'arredamento dello studio e dallo stesso edificio in cui l'attività viene svolta. Un'altra clausola aggiuntiva possibile è quella relativa all'assistenza legale: si può prevede un rimborso delle spese sostenute, entro un massimale stabilito, nel caso in cui un cliente non si limiti a richiedere un risarcimento danni, ma porti la questione fino in tribunale.
Solitamente per ciascuna tipologia di tutela, sia essa di base oppure aggiuntiva, è prevista una franchigia, cioè una somma al di sotto della quale l'assicurazione non si assume il rimborso delle spese, che vengono quindi demandante all'assicurato stesso.
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