Una panoramica sulle tutele di base e sulle garanzie accessorie previste dall'assicurazione avvocato, con i dettagli sulle coperture più diffuse
L'assicurazione avvocato è una delle assicurazioni per i liberi professionisti che sono divenute obbligatorie in Italia da pochi mesi, in seguito ad un decreto legislativo che prevede la necessità di stipulare una polizza di responsabilità civile verso terzi per tutti coloro che svolgono un'attività professionale in proprio. Considerando la natura particolarmente complessa dei compiti di un avvocato, sia esso civilista, penalista o amministrativista, la maggior parte dei professionisti provvedeva già in passato a stipulare un'assicurazione, senza essere obbligato dalla legge. Nel momento in cui si sottoscrive una polizza, l'avvocato viene liberato, entro i limiti previsti dal massimale e tenuto conto dell'eventuale franchigia, dal rimborso di qualunque somma venga richiesta da un cliente che sia stato danneggiato da un errore professionale dell'assicurato.
Data la peculiarità della prestazione professionale di un avvocato, che prevederà necessariamente in una qualunque causa una controparte vincente ed una sconfitta, è evidente che non basterà per un cliente aver perso una causa per tentare di ottenere un rimborso dall'assicurazione del suo avvocato, ma sarà necessario dimostrare la negligenza professionale, senza la quale la causa in questione sarebbe potuta concludersi in maniera favorevole per il cliente.
Solitamente le assicurazioni per gli avvocati coprono tutte le attività consuete che un libero professionista autonomo o facente parte di uno studio associato compie quotidianamente. Tra le tutele di base rientrano nella maggior parte dei casi gli eventuali danni patrimoniali causati a clienti per errori professionali, quali ad esempio ritardi nella presentazione di documenti, mancato rispetto delle scadenze legali o violazione dei dati sensibili e quindi della legge sulla privacy; i danni materiali conseguenti alla distruzione involontaria di importanti documenti; le eventuali omissioni o errori commessi anche dagli stretti collaboratori dell'avvocato, quali tirocinanti o altri dipendenti, per i quali la responsabilità ricade sullo stesso professionista e i possibili danni recati durante lo svolgimento del ruolo di libero docente, curatore fallimentare o commissario giudiziario.
Una clausola molto importante nelle polizze avvocato è la cosiddetta "claims made", che letteralmente significa "a richiesta fatta". A seconda dell'inserimento o meno della clausola e delle caratteristiche della stessa, la copertura assicurativa riguarderà un preciso periodo di tempo. Esistono alcune polizze che prevedono una copertura valida soltanto nel caso in cui il danno causato dall'avvocato e la richiesta di risarcimento siano entrambi avvenuti durante il periodo di validità dell'assicurazione, quindi a partire dal giorno della stipula e fino alla sua scadenza o disdetta.
Esistono invece altre polizze che prevedono un periodo di retroattività variabile, di solito di alcuni anni: in questo caso ciò che conta è che la richiesta di risarcimento avvenga mentre la polizza è in vigore, mentre i danni causati possono risalire anche ad alcuni anni prima, purché ricadano nelle tempistiche inserite nella retroattività. Questo tipo di clausola non è utile, ad esempio, nel caso di avvocati che inizino in quel momento la loro attività.
Ci sono, infine, delle polizze che permettono di aggiungere un prolungamento del valore delle stesse: in questo caso saranno evase anche richieste di risarcimento per danni recati mentre la polizza era in vigore, ma le cui richieste di rimborso vengano effettuate dopo la scadenza della stessa, per un periodo di tempo indeterminato o definito dall'assicurazione stessa. Quest'ultima eventualità è particolarmente utile per gli avvocati che prevedono di ritirarsi per qualche tempo dall'attività, o per coloro che sono prossimi alla pensione, poiché in tal modo sono tutelati anche nel momento in cui non hanno alcuna polizza attiva. La clausola della postuma prevedono, per evidenti ragioni, un premio piuttosto elevato, per cui ne va valutata accuratamente l'effettiva necessità.
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